La parodontite o volgarmente conosciuta come piorrea, è una patologia degenerativa che colpisce il parodonto; se non adeguatamente curata porta nel suo stadio finale alla perdita dell'elemento dentario.
Il "parodonto" è l'insieme delle strutture che circondano e sostengono il dente.
La malattia parodontale è una patologia in cui i batteri rappresentano una condizione necessaria ma non sufficiente per l'instaurasi di tale patologia; per questo motivo può essere definita una malattia ad eziologia multifattoriale ovvero affinchè si manifesti, necessita di tre fattori: un ospite suscettibile (fattori ereditari), fattori ambientali (fumo, obesità, scarsa igiene orale, ecc) e la presenza di specie batteriche patogene nel biofilm orale.
La parodontite deve essere considerata un fenomeno episodico caratterizzato da un alternanza di fasi acute (che porta alla distruzione dei tessuti parodontali) e fasi di quiescenza in cui i tessuti non vengono danneggiati. E' importante sottolineare che la fase di latenza non sia caratterizzata da un miglioramento del quadro clinico, bensì si tratta solo di una fase di stasi. Una successiva fase di acuzie significa un ulteriore peggioramento irreversibile della situazione parodontale.
La parodontite non colpisce tutte le zone del cavo orale contemporaneamente o con la stessa intensità distruttiva (quando ciò avviene ci troviamo di fronte ad un quadro clinico di "parodontite aggressiva"), ma ogni zona costituisce un microambiente a se stante, per cui tale patologia può essere considerata sito-specifica.
La diagnosi definitiva di parodontite può essere fatta dall'odontoiatra tramite un esame obiettivo del cavo orale con l'ausilio di un esame radiografico dettagliato dove si può verificare con precisione il grado di compromissione dei tessuti parodontali che la patologia ha causato.
Fattori di rischio
Il termine "Fattore di rischio" si riferisce ad un comportamento o ad uno stile di vita personale, all'influenza dell'ambiente o a caratteristiche ereditarie che si sanno associate ad una determinata patologia (Kinane).
Si è visto che la parodontite è legata all'età infatti tanto quest'ultima è maggiore, tanto più alto è il rischio di ammalarsi. Gli uomini sono più colpiti delle donne. La familiarità alla parodontite (storie pregresse di familiari che hanno perso gli elementi dentari per malattia parodontale) può aumentare il rischio di ammalarsi. Una scarsa igiene orale domiciliare e una scarsa cura della bocca può portare all'instaurarsi di tale patologia.
Altri fattori sono legati ad una dentatura non perfettamente allineata e la presenza di apparati protesici non congrui. La presenza di uno o più fattori di rischio implica un aumento diretto della probabilità di ammalarsi.
Infine la presenza di malattia parodontale può aumentare il rischio di andare incontro a patologie cardiovascolari, può peggiorare il diabete e altre patologie sistemiche autoimmuni e può essere considerata un fattore di rischio per i parti prematuri.
Trattamento della parodontite
Il trattamento della parodontite risulta essere molto più complesso di quello della gengivite, per tali motivi l'odontoiatra e l'igienista dentale devono lavorare in team in modo da garantire al paziente il miglior risultato possibile.
Gli obiettivi del trattamento della malattia parodontale sono:
- Eliminare l'infezione sottogengivale attraverso procedure terapeutiche chirurgiche e non chirurgiche;
- Prevenire la recidiva dell'infezione, tramite l'eliminazione della placca sopragengivale, con un'ottima igiene orale domiciliare e una terapia di mantenimento professionale con controlli periodici.
Il trattamento non chirugico di solito è eseguito dall'Igienista Dentale attraverso sedute di detartrasi sopra e sotto gengivale. In alcuni casi può essere compiuta una levigatura radicolare (procedura invasiva poichè si asporta parte di tessuto radicolare infetto). Durante il trattamento il professionista si avvale di strumentazione manuale e/o meccanica, il laser può essere utilizzato come antiinfiammatorio e numerose evidenze scientifiche hanno dimostrato che il suo utilizzo può essere ritenuto facoltativo e non determinante ai fini della guarigione.
Il trattamento chirurgico è di esclusivo appannaggio dell'odontoiatra e parodontologo. Sono procedure molto invasive e si ricorre solo quando la terapia non chirurgica non ha dato i risultati sperati.
Entrambi i trattamenti possono essere supportati dall'uso di antisettici ed antibiotici ad uso locale e/o sistemico
Alcune volte il professionista si trova a fronteggiare quadri clinici piuttosto gravi dove la compromissione parodontale è tale da consigliare al paziente l'avulsione dell'elemento dentario. Tutto ciò è dovuto molto spesso ad una mancanza di informazione da parte del paziente, che tende a sottovalutare qualsiasi segno e sintomo che derivi dalla bocca, rivolgendosi all'odontoiatra o all'igienista dentale solo quando la malattia parodontale è in stadio avanzato con presenza di mobilità dell'elemento dentario.
Per tali motivi consiglio visite periodiche di controllo dall'odontoiatra e igienista dentale in modo da prevenire l'instaurasi di tale patologia.
Bisogna precisare che qualora questa patologia sia già presente, non significhi che l'unica strada da percorrere sia l'estrazione dell'elemento dentario, infatti, posso affermare che la conoscenza e gli strumenti a nostra disposizione, oggi ci premettono di curarla nel modo più efficace possibile, permettendo al paziente di ottenere una guarigione completa se presa in tempo.