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Consigli per una corretta pulizia

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Ruolo dell'igienista dentale

L'igienista dentale si occupa della prevenzione delle affezioni orodentali. Si tratta di una professione riconosciuta dallo Stato, in quanto per il suo svolgimento è necessario aver conseguito la Laurea in Igiene Dentale o il diploma di Laurea.

  • L'igienista dentale svolge la sua attività libero professionale di consulenza in concerto al team odontoiatrico, che comprende odontoiatra, odontotecnico, assistente alla poltrona e segretaria.
L'attività dell'igienista dentale non deve essere confusa con quella dell'assistente alla poltrona che si limita semplicemente ad assistere l'odontoiatra o l'igienista dentale durante i suoi interventi con i pazienti.

Cause dell'alitosi

L'alitosi o alito cattivo è un disturbo che può interessare chiunque, dai bambini agli anziani. A secondo della gravità può creare una situazione di disagio che in alcuni casi porta a condizionare i rapporti interpersonali.

L’alitosi non è una malattia ma è la causa di un problema che nel 90 per cento dei casi deriva dal cavo orale è legato ad abitudini che possono essere modificate o corrette. Il restante 10 per cento invece può derivare da problematiche più complesse legate all'apparato gastrico, terapie farmacologiche o a patologie sistemiche (diabete, nefropatie, tumori, etc).

Cause da ricercare nella bocca

Una pessima igiene orale causa un accumulo in bocca dei residui alimentari e favorisce il formarsi della placca batterica sulla superficie dei denti, delle gengive e della lingua. I batteri della placca sono in grado di produrre dei composti chimici (solforati) che sono la causa principale del cattivo odore.

Una ridotta salivazione (xerostomia) dovuta a condizioni patologiche (terapie farmacologiche, problemi alle ghiandole salivari) o al fumo, può favorire l’instaurarsi dell'alito cattivo. Infatti la saliva è un antibatterico naturale ed una sua riduzione comporta un maggiore accumulo della placca.

La presenza di condizioni patologiche come la gengivite, la parodontite la presenza di carie estese possono essere responsabili dell'alito cattivo. È quindi opportuno far controllare, dal dentista e dall'igienista, periodicamente il cavo orale per mantenere un buon stato di salute dei denti e delle gengive anche con dei richiami di igiene orale professionale.

Alcune terapie odontoiatriche possono provocare alitosi come il trattamento ortodontico, protesi difficili da pulire o la presenza di otturazioni non perfettamente congrue.

È importante, durante l'igiene orale domiciliare, spazzolarsi la lingua con un pulisci lingua in quanto i batteri che causano l'alitosi possono annidarsi sul dorso della lingua.

Pulisci lingua
Pulisci lingua

Cause esterne alla bocca

L'alito cattivo può dipendere dal consumo di alcuni alimenti, spezie o bevande (alcool, caffè) che possono causare un cattivo odore fino a 72 ore dopo la loro assunzione.

Il fumo può essere causa di alitosi in parte dovuto i composti volatili solforati presenti nel tabacco o nelle sigarette.

 

Altre Cause di Alitosi

Qualora non si riscontra una causa derivante dalla bocca, da abitudini alimentari o voluttuarie (fumo), si indaga sull'eventuale presenza di patologie infiammatorie come le sinusiti o tonsilliti. Alcune malattie gastriche e bronchiali oltre a condizioni patologiche sistemiche possono determinare un alito cattivo.

Tipo di sbiancamento che è possibile effettuare dopo la pulizia dei denti e che non disidrata lo smalto e non provoca sensibilità. Inoltre dura solo 10 minuti!

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Leggi l'elenco delle possibili cause di questo fastidioso disturbo

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Il fumo è nemico dei denti e del cavo orale: l'abitudine tabagica è strettamente correlata ad alito cattivo, denti gialli ed infezioni dentali. Per questo motivo, si raccomanda di non fumare o, se proprio non si riesce a smettere, limitare quanto possibile fumo, sigari e sigarette.

Si tratta di arretramento o spostamento delle gengive dalla propria sede originaria verso il margine apicale (radice) del dente.

Il tartaro costituisce una zona di ritenzione della placca batterica, i depositi calcificati possono contenere dei prodotti tossici per i tessuti molli.

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