Disciplina odontoiatrica tesa alla conservazione dell'elemento dentario
La carie dentaria, ovvero la distruzione dei tessuti duri del dente, smalto e dentina sottostante, può non dare alcun segno precoce della sua presenza, oppure i sintomi sono tanto lievi da attribuire il leggero a fattori ambientali come umidità, freddo o nevralgie trigeminali.
Questo avviene soprattutto nei primi stadi, ma spesso anche di fronte alla completa distruzione del dente il paziente può non riferire alcun fastidio particolare e mostrarsi anzi sorpreso di quanto avvenuto quasi senza dolore o con leggeri fastidi alla masticazione.
Solo con il controllo periodico dal dentista – che va effettuato anche in assenza di dolore – è possibile verificarne la presenza fin dai primissimi stadi e intervenire con una terapia precoce minimizzando i danni al dente, scongiurando dolori improvvisi e cure in regime di urgenza.

L'eccessiva sensibilità al freddo è un sintomo da tenere in considerazione, ma non è un indice univoco della presenza di una carie. Una retrazione della gengiva attorno alla corona del dente ovvero al colletto di quest'ultimo causa, anche se non sempre, un aumento della sensibilità dentaria.
Le cause delle retrazioni gengivali sono varie, infatti possono essere attribuite ad errate manovre di spazzolamento, acidità del cavo orale da dieta o reflusso acido, malattia parodontale, a parafunzioni come il digrignamento dei denti (bruxismo).

Escluse le situazioni elencate sopra, quando la sintomatologia caldo, freddo, dolce, salato è accompagnata da un dolore più o meno localizzato che perdura per un certo tempo successivamente allo stimolo, questo rappresenta un segno evidente della presenza di una carie già allo stato avanzato. Il danno se non intercettato in tempo porta inevitabilmente a fenomeni dolorosi di pulpite (infiammazione acuta) e necrosi della polpa del dente stesso.
La cura in questa fase tardiva non è più la rimozione della parte cariata e un'otturazione più o meno estesa, ma è necessario un trattamento endodontico o cura canalare, detta anche devitalizzazione.