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Gengivite

Il termine "malattia parodontale" include sia la gengivite sia la parodontite (volgarmente conosciuta come piorrea).

Il "parodonto" è l'insieme delle strutture che circondano e sostengono il dente.

La gengivite è un'infiammazione del solo tessuto gengivale, infatti è una patologia benigna e una volta curata si ha la completa restitutio ad integrum del tessuto gengivale.

La parodontite è un'infiammazione del parodonto profondo e, come tale, coinvolge anche il tessuto connettivo e l'osso alveolare di supporto. Questa patologia è di tipo degenerativo e nel suo stadio finale porta alla perdita dell'elemento dentario.

La gengivite è una risposta immunitaria di tipo diretto, in reazione alla placca presente sulla superficie dentale. Il fattore eziologico principale della gengivite è quindi la placca microbica, anche se altri fattori possono essere altresì determinanti.

Questi fattori sono: il fumo (che può essere responsabile anche di una stomatite, un infiammazione di carattere benigno che può coinvolgere tutto il cavo orale), alcuni farmaci (come i farmaci immunosoppressori o farmaci per il cuore) ed infine i cambiamenti ormonali (come l'adolescenza, la gravidanza o l'uso di contraccettivi orali). Il fumo tende a ridurre l'infiammazione, dovuto molto probabilmente all'effetto vaso costrittore della nicotina, causando un ritardo della diagnosi con conseguente peggioramento della patologia. In altre parole il tessuto gengivale tende a sanguinare meno mancando così un importante "campanello d'allarme".

La "gengivite gravidica" è una patologia che risente molto delle fluttuazioni ormonali, infatti al secondo mese di gravidanza il livello di estrogeno e di progesterone aumenta sensibilmente.

Una gengivite può persistere per tutta la vita e non necessariamente evolvere in parodontite, in questo caso si tratterà di una "gengivite cronica". La gengivite, però, è sicuramente un precursore della parodontite, e questa evoluzione patologica si registra con grande frequenza. E' consigliabile trattare sempre tutte le gengiviti in modo da ridurre l'insorgenza della parodontite.

Nota bene: Il segno principale di gengivite è rappresentato dal sanguinamento al sondaggio, poichè la gengiva sana non sanguina mai. Se durante le manovre d'igiene orale domiciliare la gengiva tende a sanguinare è importante consultare il proprio odontoiatra o igienista di fiducia.

Trattamento della gengivite

Gengivite

Numerosi esperimenti clinici a breve termine, hanno dimostrato come sia possibile trattare in modo risolutivo tutte le alterazioni infiammatorie iniziali. Il trattamento principe è un'adeguata seduta di igiene orale professionale eseguita da mani esperte come quelle dell'igienista dentale e dell'odontoiatra (ricordo al lettore che l'assistente alla poltrona non ha alcuna qualifica per questo tipo di interventi, e può con manovre non congrue danneggiare di più il quadro clinico).

A seguito di ciò è importante mantenere una adeguata igiene orale domiciliare con un ottimo controllo della placca. In caso di mancata guarigione può essere prescritto un trattamento farmacologico locale o sistemico.


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Il fumo è nemico dei denti e del cavo orale: l'abitudine tabagica è strettamente correlata ad alito cattivo, denti gialli ed infezioni dentali. Per questo motivo, si raccomanda di non fumare o, se proprio non si riesce a smettere, limitare quanto possibile fumo, sigari e sigarette.

Si tratta di arretramento o spostamento delle gengive dalla propria sede originaria verso il margine apicale (radice) del dente.

Il tartaro costituisce una zona di ritenzione della placca batterica, i depositi calcificati possono contenere dei prodotti tossici per i tessuti molli.