Questo sito utilizza i cookie, anche di terze parti: cliccando su 'Chiudi', proseguendo nella navigazione, effettuando lo scroll della pagina o altro tipo di interazione col sito, acconsenti all'utilizzo dei cookie. Per maggiori informazioni o per negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta l'informativa.

Sbiancamento domiciliare

Per il trattamento domiciliare l’Igienista Dentale e l’Odontoiatra, dopo un accurata visita preliminare volta ad escludere controindicazioni come carie e gengiviti, consegna al paziente speciali mascherine personalizzate in silicone morbido, riproducenti esattamente la forma delle arcate, senza invadere la gengiva, al cui interno va inserita una giusta quantità di gel ad alta percentuale di principio attivo, prima di applicarle sui denti.

 

F.A.Q.

  • Lo sbiancamento è sicuro?

Si può affermare con ragionevole certezza che lo sbiancamento domiciliare rappresenta una metodica innocua sia per lo smalto dei denti che per il paziente in generale. Nella letteratura scientifica internazionale non è mai stato riportato alcun effetto collaterale degno di nota. Talvolta può comparire una modesta irritazione gengivale causata dalla compressione locale della mascherina. In questo caso siete pregati di interrompere il trattamento e di recarvi presso il nostro studio per un semplice controllo.

Molto frequentemente invece i denti durante il trattamento appaiono più sensibili al freddo. Alternando l’uso del gel sbiancante con il gel al fluoro che vi è stato fornito si ridimensiona grandemente questo problema, del resto destinato a risolversi da solo non appena si finiscano le applicazioni.

  • Cosa succede se ingerisco il gel?

Nulla. L’ingestione della piccola quota di gel che può fuoriuscire dalla mascherina non ha nessun significato per il nostro organismo. I ricercatori affermano che i prodotti contenenti perossido di carbamide come agente sbiancante sono biologicamente affidabili, lasciano lo smalto (osservato al microscopio elettronico a scansione) integro e con superfici lisce. Sulla base di questi dati la Food and Drug Administration ha classificato il perossido di carbamide come "agente cosmetico", limitando le richieste di test e le disposizioni d'uso a carico dei prodotti che lo contengono. Ciò dà un'idea della sostanziale sicurezza di tale sostanza per l'uso dentale. Sotto la supervisione di un dentista esperto lo sbiancamento dei denti con gel a base di perossido di carbamide è sicuro ed efficace, un trattamento cosmetico in grado di migliorare l'estetica del sorriso.

  • Anche i denti otturati diventano più bianchi?

Purtroppo no. Attenzione quindi: dopo il trattamento le otturazioni, che ora riproducono fedelmente il suo attuale colore dei denti, risulteranno più scure. Sarà quindi necessario sostituirle al termine dello sbiancamento.

  • Quanto dura l’effetto dello sbiancamento?

Essendo una metodica piuttosto recente, non si hanno dati definitivi a lungo periodo. Una certa recidiva è da tenere in conto, nella mia esperienza clinica i denti rimangono bianchi a lungo. Se lo desiderate, è comunque possibile eseguire poche applicazioni di “richiamo” una volta ogni 1 o 2 anni. Di solito bastano da 1 a 3 applicazioni di due ore ciascuna per ritrovare il colore iniziale. A tal fine, vi raccomandiamo caldamente di non perdere la mascherina e di conservarla in un luogo sicuro!

  • Tutti i denti si possono sbiancare?

In generale possiamo dire che lo sbiancamento è efficace, talvolta in modo straordinario, in un gran numero di pazienti. In certi casi, tuttavia, i risultati possono essere inferiori alle attese. Le discolorazioni causate da farmaci (tetracicline) o dalla malformazione di smalto e dentina spesso rispondono poco al trattamento.

  • Quanto dura il trattamento?

Solitamente dopo due o tre settimane di trattamento per una o due ore al giorno (dipende dalla concetrazione dell’agente sbiancante) i risultati sono già definitivi. Alcuni casi più “difficili” possono richiedere settimane supplementari.


Tipo di sbiancamento che è possibile effettuare dopo la pulizia dei denti e che non disidrata lo smalto e non provoca sensibilità. Inoltre dura solo 10 minuti!

Read More

Leggi l'elenco delle possibili cause di questo fastidioso disturbo

Read More

Il fumo è nemico dei denti e del cavo orale: l'abitudine tabagica è strettamente correlata ad alito cattivo, denti gialli ed infezioni dentali. Per questo motivo, si raccomanda di non fumare o, se proprio non si riesce a smettere, limitare quanto possibile fumo, sigari e sigarette.

Si tratta di arretramento o spostamento delle gengive dalla propria sede originaria verso il margine apicale (radice) del dente.

Il tartaro costituisce una zona di ritenzione della placca batterica, i depositi calcificati possono contenere dei prodotti tossici per i tessuti molli.